Durante l'anno idrologico sono state
effettuate due campagne di rilievo, rispettivamente in data 11 giugno e 22
settembre. La stagione invernale 2013/14 ha visto precipitazioni relativamente
abbondanti, al mese di giugno si sono rilevati spessori di accumulo compresi
tra 5 m, nelle zone superiori del ghiacciaio, fino ad un minimo di circa 1.70 m
in prossimità della fronte. Sempre nel mese di giugno, in due trincee
effettuate nella parte superiore e inferiore del ghiacciaio (rispettivamente a
quote 3350 e 2950 m circa), si sono misurate densità comprese tra 430 e 470
kg/m3. Complessivamente l'accumulo a inizio estate è valutato in
circa 1.27 m WE. Nella prima campagna dell'anno sono state inoltre installate
tre nuove paline (P1, P2 e P3 2014).
La stagione estiva è stata
caratterizzata da temperature fresche e abbondanti precipitazioni, che alle
alte quote hanno apportato neve anche nei mesi di giugno e luglio. Questi
fattori hanno contribuito a limitare la fusione e a preservare una parte del
manto nevoso invernale. Al mese di settembre l'accumulo nevoso era presente
fino ad una quota di circa 3120 m circa, con spessori massimi di circa 2.5 m,
ed una densità (misurata su una trincea a quota 3150) di circa 500 kg/m3.
L'ablazione dovuta alla fusione delle neve risulta pari a circa 0.9 m WE.
L'ablazione relativa alla fusione di ghiaccio è stata misurata su tre paline
rinvenute nel rilievo di settembre, la P2-2011 (installata nell'anno 2011,
rappresentativa del settore centrale), la P1-2014 e la P3 2014 (rappresentative
della lingua). Dall'analisi delle condizioni di accumulo e fusione risulta
opportuno, in futuro, collocare una ulteriore palina nel settore centrale, che
rimane in parte scoperta da neve e quindi dove si verifica la fusione di
ghiaccio. La lingua del ghiacciaio presenta a sua volta un diverso tasso di
fusione della parte inferiore e nella parte superiore, che vengono rappresentate
dalle due diverse paline.
Complessivamente la fusione di
ghiaccio ammonta a circa 0.6 m WE. La somma di accumuli e perdite complessive
(neve e ghiaccio), indica un bilancio leggermente negativo, pari a 0.26 m WE.
Per quanto riguarda le variazioni
frontali, ed in generale l'evoluzione morfologica del ghiacciaio, si è
riscontrato nel rilievo di settembre il distacco della parte terminale della
lingua, che risulta separata da una profonda frattura ed a sua volta suddivisa
in varie placche. Questa variazione rende poco significativo la misura di
arretramento rispetto alla serie storica degli anni precedenti.
Altri fenomeni interessanti
riguardano la circolazione idrica, che si svolge in evidenti bediéres presenti nella parte inferiore
del ghiacciaio e si infiltra all'interno dello stesso in ampie cavità di
dissoluzione (mulini). La portata infiltrata nei mulini viene nuovamente a
giorno in corrispondenza delle fratture che isolano la lingua, dando origine al
torrente glaciale. |
Bilancio dell'anno idrologico 2013/14
Settore frontale del ghiacciaio, nella stagione è stato riscontrato il distacco di un’ampia parte della lingua
bediéres provocate dalla circolazione idrica
Mulino in cui si infiltrano le axque di circolazione superficiale
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