Nel 2012 sono state eseguite tre campagne di misura sul ghiacciaio della
Tsanteleina:
- il 14 febbraio, in concomitanza con un intervento di
manutenzione alla stazione meteo installata in prossimità della fronte del
ghiacciaio (nel quadro del progetto semplice Alcotra GlaRiskAlp);
- il 25 maggio, in presenza di un tecnico dell'Ufficio Neve e
valanghe, per la misura dell'accumulo presente;
- il 4 ottobre, per la misura dell'ablazione e della posizione
della fronte.
Dall'inizio delle attività su questo ghiacciaio, nel 2005, i tecnici
dell'Ufficio Neve e valanghe hanno sempre partecipato ai rilievi primaverili e
autunnali, al fine di studiare il metamorfismo del manto nevoso ad alta quota.
Quest'anno, per la prima volta dal 2005, sul ghiacciaio di Tsanteleina non era
più presente innevamento residuo alla fine dell'estate e pertanto ad ottobre
non è stato svolto il rilievo nivologico. Tale situazione rientra nel quadro di
una estate caratterizzata da un'intensa fusione del manto nevoso, riscontrata
in tutti i settori glacializzati della Valle d'Aosta.
L'accumulo massimo di neve misurato sulla Tsanteleina corrisponde a quasi
4 milioni di metri cubi d'acqua (1,42 mWE) ed è stato rilevato il 25 maggio
(immagine 1), quando sul ghiacciaio erano presenti spessori del manto nevoso variabili
tra 145 e 480 cm, per una media di 310 cm di neve. L'accumulo di neve misurato
a maggio è maggiore rispetto a quello misurato a febbraio (1,42 mWE a maggio
contro i 1,26 mWE di febbraio); nel periodo intercorso deve pertanto esserci stato
ancora un cospicuo apporto di neve. Tale osservazione trova conferma in quanto riportato
dal Rendiconto nivometereologico inverno 2011-2012 (redatto dalla Struttura
assetto idrogeologico dei bacini montani della Regione autonoma Valle d'Aosta),
ovvero che nell'inverno 2011/12 si sono avuti principalmente due periodi di
precipitazioni diffuse: dicembre e aprile. Nel 2011, invece, l'accumulo
presente su ghiacciaio a febbraio non era troppo dissimile da quello misurato a
giugno.
Nel rilievo di ottobre, nonostante la presenza di neve recente, non è
stato rinvenuto innevamento residuo continuo, come già accennato. Al di sotto
di circa 25 cm di neve recente diffusi su tutto il ghiacciaio, infatti, è stato
rinvenuto solo firn risalente all'inverno 2010/11 (immagine 2). La fusione
estiva, pertanto, è stata tale da rimuovere il manto nevoso anche laddove
normalmente restava dell'innevamento residuo. Infatti, dall'inizio delle
attività di monitoraggio, la quota della linea della neve a fine estate si
attestava a 3100 m di quota circa; nel 2012 tale quota ha superato la cima del
ghiacciaio (3445 m).
Le tre paline ablatometriche installate sul ghiacciaio, invece, indicano la
fusione di spessori di ghiaccio di 183 cm a 3050 m di quota, di 241 cm a 2960 m
e di 353 cm a 2820 m (immagine 3). Si può pertanto stimare che il volume
complessivo di ghiaccio fuso nell'anno idrologico 2011/12 sia di quasi 5
milioni di metri cubi d'acqua (1,72 m WE).
L'arretramento medio della fronte, valutato dal rilevamento GPS della
posizione della fronte, è di 20 m.