Il 18 giugno 2012 si è svolta la campagna annuale per la stima dell'accumulo massimo di neve sul ghiacciaio di Chérillon relativamente all'anno idrologico 2011/12. Come negli anni passati, sono state eseguite due trincee nivologiche per la determinazione dello spessore e della densità della neve: una a quota 3175 m e l'altra a 2880 m, in corrispondenza della palina installata a giugno 2011. Queste, insieme a 15 punti di sondaggio della neve, hanno permesso di determinare spessori di neve variabili tra un massimo di 4,5 m e un minimo di 0,45 m, per una media di 1,78 m. Con una densità media di 500 kg/m3, è possibile stimare un accumulo di neve pari a 0,89 mWE.
A causa della caduta in crepaccio della palina installata a giugno 2011, per quest'anno non si dispongono di misure puntuali della variazione di spessore di ghiaccio. Tuttavia dal confronto fotografico (immagine 1) emerge una forte contrazione dell'apparato glaciale negli ultimi anni, che ha portato al suo smembramento e al progressivo ricoprimento di detrito (immagine 2). La parte terminale della lingua del ghiacciaio è completamente ricoperta da detrito. Questa parte di ghiacciaio nera si è completamente distaccato dalla parte sommitale (non coperta da detrito), in corrispondenza di un gradino roccioso posto a 2800 m di quota. Fra le due porzioni di ghiacciaio sussiste un residuo di ghiaccio in estrema destra idrografica, coperto da detrito, che tutt'ora le collega, ma le sue dimensioni sono tanto esigue che nel complesso si può ormai considerare la fronte del ghiacciaio di Chérillon come una fronte sospesa sul gradino roccioso (immagine 3). Si può stimare un arretramento della fronte di circa 400 m, corrispondente alla distanza tra la fronte nera (non più alimentata, che si trova a 2760 m s.l.m.) e la fronte attiva (sospesa, a 2800 m).