Le abbondanti nevicate dell'inverno e soprattutto della primavera 2013
hanno favorito l'accumulo sui ghiacciai valdostani, che in certi casi hanno
avuto un bilancio positivo per l'anno idrologico 2012/13. Lo stesso parrebbe
sul ghiacciaio di Indren, dove è stato misurato un bilancio di massa positivo
(+0,54 mwe). Tuttavia il ghiacciaio di Indren presenta delle caratteristiche
particolari e non ancora del tutto comprese che gli permettono di avere qualche
bilancio di massa positivo (immagine 1), a differenza di quanto normalmente
avviene in Valle d'Aosta. Come è già stato indicato in altri anni (vedi
relazione del 2010),
uno degli aspetti da sottolineare per quanto riguarda il ghiacciaio di Indren è
la forte interferenza valanghiva: durante l'inverno sono frequenti le valanghe
che partono dalla zona sommitale del ghiacciaio per accumularsi nel suo settore
centrale o anche molto più a valle della fronte (come successo a maggio 2013).
A caratterizzare il 2013 non sono state solo le nevicate primaverili, ma
anche quelle precoci di settembre. Queste hanno impedito il ritrovamento delle
paline ablatometriche installate su ghiacciaio durante il rilievo conclusivo
svoltosi il primo ottobre. Pertanto, il
risultato finale del bilancio di massa non tiene conto della fusione del
ghiaccio, ma solo di quella della neve, che eppure deve esserci stata dal
momento che in una fotografia del 25 settembre sono visibili aree di ghiaccio
scoperto (immagine 2). Ne consegue che tale risultato finale del
bilancio sia sovrastimato. Il
primo ottobre è stata raccolta anche una traccia GPS della posizione della
fronte, che appare arretrata di circa 90 m rispetto alla posizione del 2005
riportata nel Catasto dei Ghiacciai della Valle d'Aosta. |
serie storica delle misure del bilancio di massa del ghiacciaio di Indren; è stato inserito per confronto il dato dell’anno idrologico 2012/13, seppur incorretto
fotografia da elicottero del ghiacciaio di Indren il 25 settembre 2013; sono presenti aree di ghiaccio scoperto
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