Nel 2005 è stata perimetrata la fronte del ghiacciaio di Patrì sul campo grazie ad uno strumento GPS. Confrontando la sua posizione con quella indicata dalla cartografia del 1999, si può verificare un arretramento medio compreso tra 80 e 70 m.
Accumulo nevoso
Il rilievo è stato effettuato nella zona di accumulo del ghiacciaio ad una quota di circa 3400 m slm. La zona non presenta evidenze di particolare accumulo eolico o da valanga.
L’accumulo in equivalente in acqua nella stagione estiva risulta pari a circa 45 cm con uno spessore del manto nevoso di 100 cm con una densità media di 451 kg/m3; quello misurato a settembre ammonta a 17 cm di equivalente in acqua, pari a 107 cm di manto nevoso con una densità media di 164 kg/m3. La densità è abbatanza omogenea a partire dagli strati più bassi, escludendo una crosta da fusione e rigelo. E’ chiaro che l’accumulo nevoso autunnale è interamente dovuto a nevicate tardo-estive e che l’accumulo residuo dell’inverno è totalmente scomparso durante la stagione estiva.