Nel corso del 2011 sono state svolte tre campagne di terreno sul ghiacciaio della Tsanteleina:
- il 22 febbraio 2011: questo rilievo invernale, mai eseguito negli anni passati, è stato svolto in concomitanza di un intervento di manutenzione alla stazione meteorologica installata (nel quadro del progetto semplice Alcotra GlaRiskAlp) in prossimità della fronte del ghiacciaio; l'obiettivo era quello di misurare l'accumulo di neve, integrando e validando i dati ottenuti attraverso la stazione meteorologica;
- il 22 giugno e il 20 settembre, nell'ambito degli annuali rilievi per la determinazione delle condizioni di accumulo e di ablazione; il 20 settembre sono state sostituite le paline ablatometriche installate nel 2010 ed è stata rilevata la traccia GPS della fronte del ghiacciaio.
L'accumulo massimo è stato osservato il 22 giugno, quando su ghiacciaio sono stati misurati 0,74 mWE (0,02 mWE in più rispetto a febbraio). Il 20 settembre era presente della neve recente che rendeva difficoltosa l'individuazione dell'area di ghiacciaio occupata dall'innevamento residuo, ma, sulla base dell'analisi delle fotografie scattate da elicottero il 3 ottobre, si può stimare che la quota della linea della neve si attestasse a 3100 m circa, come osservato anche negli anni scorsi.
Dalle stesse fotografie e dai rilievi di terreno emergono chiaramente altre due caratteristiche interessanti della zona frontale del ghiacciaio:
- la presenza di fratture che indicano probabilmente la futura formazione di una cavità di collasso;
- il progressivo allargamento di un'area di discrete dimensioni coperta da detrito, che non era presente negli anni scorsi (vedi foto da elicottero del 2009 e del 2004).
Questi fenomeni, dovuti alla fusione del ghiaccio, denotano la fase di contrazione che il ghiacciaio sta attraversando. Lo stesso processo è dimostrato dai 30 m di arretramento della fronte misurati tra il 2010 e il 2011.